Open Daily 9:30–6:00, Monday Until 8:00
PIERO FOGLIATI
POESIE DI LUCE E SUONO

Piero Fogliati. Poesie di luce e suono
Opening 9 ottobre 2025
18 – 21
A cura del Comitato scientifico dell’Archivio Piero Fogliati
Attraverso un ampio nucleo di opere, le cinque sale della galleria tratteggiano le linee del progetto urbano a cui l’artista ha dedicato quasi tutta la sua indagine: la Città Fantastica, uno spazio in cui suoni, luci ed elementi naturali diventano esperienze estetiche e sensoriali.
Trasferitosi a Torino dopo la guerra e dopo aver vissuto l’infanzia in campagna, Fogliati si era trovato in un ambiente grigio e inquinato, che lo aveva spinto a immaginare spazi dove le persone, oppresse dal rumore e dal ritmo frenetico della città industriale, potessero trovare momenti di pausa e rigenerazione. I Liquimofoni, gli Anemofoni, i Fleximofoni, l’Aura cromatica, gli Svolazzatori cromocangianti di cui la mostra porta diversi esempi, sono alcuni dei dispositivi con cui Fogliati intendeva attivare queste stazioni di raccoglimento e liberazione, e con cui prendeva corpo l’idea, tanto poetica quanto visionaria, di nutrire l’immaginazione degli individui con opere che impiegassero elementi naturali come l’acqua, l’aria e la luce.

Queste installazioni pensate per far suonare il vento e i fiumi, o per colorare le gocce di pioggia, sono raccontate anche nella fitta produzione di Disegni e Fissazioni che, ben lontani dall’essere meri strumenti progettuali, per Fogliati erano piuttosto i luoghi dell’affermazione poetica, della condivisione del pensiero e di una prima declinazione visiva dell’opera. Grazie a un uso sintetico ma potente del segno e all’impiego puntuale della parola, il ciclo delle carte allarga quindi ulteriormente i confini stabiliti dalle macchine, portandoci al centro di una visione in cui lo spazio è inteso come una entità fluida attraversata dagli elementi naturali, e le opere, a partire da questi stessi elementi, creano sorprendenti esperienze poetiche e narrative.
Insieme alle macchine e alle opere su carta, la mostra presenta infine alcuni lavori inediti appartenenti agli anni dei suoi primi esordi: è anche a queste opere che è affidato il compito di trasmettere al pubblico il veloce ritmo dell’evolversi della sua visione e del suo linguaggio.
Originario di Canelli (1930), Piero Fogliati ha vissuto e lavorato prevalentemente a Torino.
A partire dagli anni Cinquanta si dedica alle arti visive, sperimentando da autodidatta l’espressione pittorica, sia figurativa sia astratta-informale. La ricerca di uno stile personale e la fiducia nei confronti dell’autonomia del linguaggio artistico si coniugano ben presto con la forte passione per la scienza e la tecnologia. Esplorando la percezione sensoriale e i fenomeni naturali, Fogliati costruisce macchine dotate di un’estetica sublime e raffinata connessa alla sfera visiva-acustica.

Fogliati coniuga bellezza e percezione, manifestando la sua fiducia nell’immaginazione ma anche il suo affetto sincero e gioioso nei confronti dell’uomo. Le opere dell’artista sono infatti legate all’ideazione della Città Fantastica, un vasto progetto di interventi urbani in cui i suoni, le luci, gli elementi atmosferici e gli ecosistemi idrogeologici si trasformano in esperienze estetiche e sensoriali (un “sogno globale” che Fogliati sviluppa a partire dai primi anni Sessanta). In questo periodo si segnalano le prime mostre personali a Firenze, Roma e Torino, fino alla partecipazione alle due Biennali di Venezia del 1978 e del 1986, alla Biennale giapponese ARTEC di Nagoya del 1997, alla mostra “FASTER! BIGGER! BETTER! Signet works of the collections” del 2006 dedicata all’arte contemporanea degli ultimi cinquant’anni presso lo ZKM di Karlsruhe. La consacrazione torinese giunge nel 2003 con un’importante antologica dal titolo “Piero Fogliati il poeta della luce”.
Sue opere sono presenti alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, al Museion di Bolzano, alla Galleria Comunale di Cagliari, al MACRO di Roma, al Museo Technorama der Schweiz di Winterthur, al Musée de l’énergie électrique di Mulhouse, all’AT&T Foundation, alla “Cité des Sciences et de l’Industrie” di Parigi (che nel 1992 gli ha dedicato la mostra personale “Sculpter l’invisibile”), nonché in numerose e importanti collezioni private, tra cui la Fondazione Giuliano Gori a Santomato e la Collezione Panza di Biumo di Lugano.
Piero Fogliati si è spento a Torino il 25 marzo 2016, all’età di 86 anni.