DAVIDE MARIA COLTRO // QUANTUM LANDSCAPES // THEPHAIR
Davide Maria Coltro solo show
Apertura 3 maggio 15.30-19.30
Inaugurazione 4 maggio 2024, ore 21.00
ART NIGHT fino alle ore 24.00
3-4-5 maggio Art-Breakfast 10.00-12.00 — 15.30-19.30
Via Cervino 16 – 10155 Torino
3 4 5 maggio 2024
THE PHAIR
OGR, Torino – Sala Fucine, Corso Castelfidardo, 22
Dai MEDIUM COLOR LANDSCAPES all’ASTRAZIONE MEDIALE, Davide Maria Coltro, accreditato come pioniere dei nuovi media grazie allo sviluppo del Quadro Mediale, dalla fine degli anni Novanta ha sviluppato una ricerca poetica dai contenuti estetici sorprendenti, rinuncia consapevolmente ad ogni tecnica espressiva tradizionale assumendo devices, bit, pixel come unici materiali da porre in relazione tra loro con la ferma volontà di rimanere in continuità teorica e storica con la pittura.
Nel 2003 Coltro proponeva in galleria a Torino i MEDIUM COLOR LANDSCAPES, paesaggi come risultanti di un esercizio del vedere in rapporto alla storia dell’arte. Visioni alterate cromaticamente, in un cortocircuito che rende omaggio alla stagione del “Pittorialismo”, un approdo a stesure monocrome che fanno vibrare la lirica del colore. La fisicità con cui le sue opere si porgevano allo spettatore è sempre stata vicina alla pittura anche se in due accezioni molto diverse: nella cosiddette “Filiazioni”, stampate in esemplare unico su carta fotografica e ricavate da momenti irripetibili del flusso e nei Quadri o Moduli Mediali – interamente progettati e prodotti dall’artista per piegare la tecnologia alle esigenze della sua ricerca poetica. L’esito inconsueto è percepibile anche ad uno sguardo superficiale e questa apparente facilità di lettura ha generato un ampio consenso di pubblico. Nel 2011 Coltro presenzia alla Biennale di Venezia con un’installazione di dimensioni considerevoli dal titolo Res-Publica I, composta da 96 Moduli Mediali ed un flusso di centinaia di icone di paesaggio che trasmette da remoto alla sua opera in perenne mutamento. Negli ultimi anni l’artista distilla ancora la sua produzione ponendosi domande fondamentali sulla pittura elettronica, approda all’ASTRAZIONE MEDIALE, restituendo esperienze visive ancora una volta inedite quanto originali, nuove connotazioni astratte e sintetiche in un codice dove il tempo diventa “materia pittorica” che danza con la luce ed il colore delle superfici mediali. Il Museo MAGA di Gallarate e la Fondazione Antonio Calderara celebrano questi esiti con due mostre personali, proponendoli in originale continuità teorica con la grande ricerca astratta del Novecento.