FABIO VIALE // MONU MENTUM

Until 1 September 2023
Porta di Milano at Terminal 1 of Malpensa Airport
Curated by Matteo Pacini
The Malpensa installation shows monumental works by Fabio Viale decorated with tattoos typical of Russian criminals or with Japanese Irezumi, such as: Yours will be ours (2022), a replica of the fist of a Roman statue, Venus (2017), a reference to the Venus di Milo, Laocoonte (2020) and Torso Belvedere (2020) which refer to the originals exhibited in the Vatican Museums, Souvenir David (2018), an imposing head inspired by the famous sculpture by Michelangelo.

 

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GLASER/KUNZ, FABIO VIALE // SEMBRA VIVO!

26 maggio 2023 – 8 ottobre 2023
Palazzo Bonaparte, Roma
https://www.mostrepalazzobonaparte.it/mostra-sembra-vivo

 

Dal 26 maggio all’8 ottobre si terrà la mostra “Sembra Vivo! / Sembra vivo!” dedicata alla scultura iperrealista, presente a Palazzo Bonaparte a Roma, Italia. Si tratta della quattordicesima tappa di una serie di mostre “50 anni di scultura iperrealista” organizzate dall’Institut für Kulturaustausch, in Germania. In precedenza è stata già esposta in Spagna, Messico, Australia, Paesi Bassi, Germania, Azerbaijan, Taiwan, Belgio e Francia.
Le sculture iperrealistiche emulano le forme, i contorni e le texture del corpo umano o di singole parti del corpo e creano una convincente illusione visiva della fisicità umana.Basata su una selezione di circa 30 sculture iperrealiste di 26 artisti internazionali pionieri, la mostra illustra lo sviluppo della figura umana nella scultura iperrealista negli ultimi 50 anni.
Fabio Viale e Glaser/Kunz sono tra gli artisti presentati con le loro opere “Venere Italica” e “Jonathan”.

 

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“Una volta, di ritorno da un viaggio a Roma, ho contemplato l’istinto dell’uomo di vandalizzare le opere d’arte, soprattutto quelle più famose… La produzione e la diffusione commerciale dei souvenir riecheggia il desiderio dell’uomo di possedere questi simboli – anche se solo come oggetti banali prodotti in serie. Le mie opere intitolate Souvenir… raffigurano il vandalismo di opere famose… esprimono il desiderio di possedere un feticcio, una replica di un’opera d’arte, anche se solo in polistirolo” – dice Fabio Viale.
Jonathan, una scultura cinematografica realistica, nonostante l’incidente, l’appassionato collezionista non aveva intenzione di perdere l’opportunità di partecipare all’anteprima di Art Basel.
Né la galleria né l’opera erano presenti a Basilea 2009, quindi come accedere alla fiera principale ed esibirsi con Jonathan? Facile, con le tessere VIP io, Daniel Glaser e soprattutto Jonathan il collezionista, ci siamo presentati all’ingresso: il check-in è stato facilitato perché le persone al cancello pensavano che Jonathan fosse reale!
Le porte si sono aperte prontamente e abbiamo iniziato il nostro giro per il quartiere fieristico, attirando l’attenzione e provocando chiacchiere con il pubblico e fingendo di ottenere informazioni su opere potenzialmente interessanti dalle gallerie. Sì, Jonathan parla! 
Il problema è sorto quando abbiamo voluto lasciare la fiera, poiché Jonathan ha terminato la carica della batteria e ha rivelato chiaramente a tutti di essere solo un’opera d’arte… e le persone al cancello non ci hanno permesso di uscire, pensando che quest’opera dovesse rimanere all’interno del quartiere fieristico. È lunga la storia di come ce la siamo cavata, ma alla fine siamo potuti uscire e tornare a casa”.
Un bel racconto del gallerista Pietro Gagliardi, a riprova di quanto la gente fosse abituata al comportamento estremo dei collezionisti, che avevano bisogno di essere presenti a tutti i costi, per mettersi in mostra, commerciare e immettere denaro nel sistema dell’arte nel primo decennio del XXI secolo.

 

en
From May 26 till October 8 an exhibition “Sembra Vivo! / It looks alive!” dedicated to hyper-realistic sculpture, present at Palazzo Bonaparte in Rome, Italy. This is the 14th stop of a series of exhibition “50 Years of Hyperrealistic Sculpture” organized by the Institut für Kulturaustausch, Germany. Before it’s been shown already in Spain, Mexico, Australia, Netherlands, Germany, Azerbaijan, Taiwan, Belgium and France.
Hyperrealistic sculptures emulate the forms, contours and textures of the human body or singular body parts and create a convincing visual illusion of human physicality.Based on a selection of around 30 hyperrealistic sculptures by 26 pioneering international artists the exhibition displays the development of the human figure in hyperrealistic sculpture during the last 50 years.
Fabio Viale and Glaser/Kunz are among the presented artists with their works “Venere Italica” and “Jonathan”.
“Once on my return from a trip to Rome, I contemplated man’s instict to vandalize works of art, especially the most famous ones..the commercial production and diffusion of souveniers echoes man’s desire to possess these symbols – even if only as massed produced trivial objects. My works title Souvenir.. depict the vandalism of famous works.. express the desire to own a fetish, a replica of an artwork, even if only in Polystyrene”-says Fabio Viale.
Jonathan, a lifelike Cinematographic Sculpture, is an exalted art collector confined to a wheelchair. The passionate collector had no intention, despite his accident, of missing the opportunity to attend the Art Basel preview.
‘Neither the gallery nor the work were present at Basel 2009, so how to access the main fair and perform with Jonathan? Easy, with VIP cards myself, Daniel Glaser and most importantly Jonathan the collector, we showed up at the entrance: check in was facilitated because people at the gate thought Jonathan was real!
Doors opened promptly and we started our tour through the fair grounds, attracting attention and provoking chats with the public and pretending to get information about potentially interesting artworks from galleries. Yes, Jonathan speaks! 
The problem raised when we wanted to leave the fair, as Jonathan finished the battery charge and revealed clearly to all to be just an artwork…and people at the gate did not allow us out, thinking this work needed to remain within the fairgrounds. A long story to tell how we managed, but ultimately we could leave and go back home!’
A nice story by the gallerist Pietro Gagliardi, to prove how much people were used to extreme behavior of collectors, who needed to be present no matter what, to show off and trade and put money into the art system in the first decade of the 21st century.